In Sicilia li chiamiamo "le pezze", abbiamo l'esclusiva bontà di un sapore dolce e delicato. I tenerumi crescono e vengono coltivati tra Giugno e Settembre. Sono i germogli e le foglie della pianta della zucchina, "la Lagenaria o zucchina serpente" per la sua forma stretta e lunga. Dolcezza e delicatezza in pochissime calorie. Rinfrescanti, disintossicanti, diuretici, sono una specialità siciliana, - nati a Ragusa e cresciuti a Palermo. Ricchi di ferro anche se risultano morbidi e vellutati. "Il cibo del conforto", per il ricordo che porta con sè. Chi di noi non vede una nonna o una mamma dietro ad un piatto di minestra con i tenerumi?
A pasta cu i tinnirumi
Piatto tipico e prelibato della tradizione siciliana.
Prendete "i taddi o talli di zucca", i getti della pianta, cioè i tenerumi a mazzi, tre bastano. Lavateli, una doccia fredda tonifica le pieghe. Ammollo con riposino e un pugno di bicarbonato, senza terra. Non dovete depilarli, vanno cotti con la peluria che li avvolge. Usate le foglie e solo le cime tenere - riponete Cime tempestose sullo scaffale. Acqua e sale, a parte un soffritto di olio e aglio senza anima, peperoncino e pomodoro a pezzetti "a picchi pacchi". Fate cuocere e aggiungete acqua e i tenerumi per 15 minuti. Buttate dentro la pasta spezzata, sale q.b.
Va mangiata calda santiando o "ti manci sta minestra o ti ietti ra finestra"
- vi mangiate quello che c'è o tentate il suicidio - controllate che non ci siano bambini in giro e che le imposte e tapparelle siano chiuse. Aggiungete pezzetti di caciocavallo fresco, olio a crudo. Buona fortuna e buoni tenerumi a tutti.
Baffi verdi
Rosa cura il suo orto. Si trova adiacente la casa in cui vive da sola. È vedova, i suoi gatti le fanno compagnia. Sono sette e riempiono il portico. Corrono intorno, saltano, si crogiolano al sole, fusa e feste. Rosa non vuole che vadano in giardino, lì ci sono tutte le sue creature vegetali, ore e ore di lavoro in cui si dedica alla semina degli ortaggi. Ha piantato centinaia di bulbi, piante aromatiche e semi. Adora zappare la terra, lasciare la giusta misura tra una pianta e l'altra, guardare la natura che cresce, apre la vita. Ha piantato anche le zucchine, che le regaleranno i tenerumi. Non vuole che i gatti vadano nell'orto, vuole innaffiare solo con acqua e si sa che gli animali non guardano dove fanno i loro bisogni, e anche se fa fatica a pensarlo, i suoi gatti sono animali.
Lei ci ha parlato e gliel'ha detto di non andare là che un giorno lei gli farà una sorpresa. Rosa ricorda, siede sulla poltroncina in vimini sotto al porticato; il pensiero la porta, con nostalgia, ai tenerumi che sua madre preparava e a lei affidava il compito di tagliare lo spaghetto. Uno strofinaccio avvolgeva la pasta - Devi farli come i capelli d'angelo. Non era facile per lei che immaginava gli angeli con i riccioli biondi in testa e che arrivava a stento alla balata di marmo della cucina. Ma le piaceva un sacco, con tutta la forza che aveva portava a termine il suo compito. Mentre ricorda Rosa va in giardino. Respira e punta lo sguardo. Adesso le zucchine sono uscite fuori e i tenerumi sono lunghi. Si possono raccogliere e mangiare, segno che è passato un altro anno. Non vede l'ora di preparare una deliziosa minestra calda, estiva, caldo dentro e fuori. Ci soffierà senza pensarci. Palmi verdi riempiono il piatto, pezze di velluto si allargano fumanti. Rosa lo sa quanto è buona la pasta con i tenerumi, i suoi gatti lo scopriranno. Sembra che apprezzino.
Antonella Tarantino
Bel post! La pasta con i tenerumi ha una sua magia tutta siciliana e tu li hai fatti diventare il cibo del ricordo... Molto delicato il racconto, complimenti Ninà
RispondiEliminaQuesto post mi ha fatto ricordare la mia nonna Ottavia: lei adorava i tenerumi e li ha fatti amare anche a noi nipoti. La mia mamma la fa pure buona e quella addetta a spezzare la pasta sono ancora io, nonostante la veneranda etade!
RispondiEliminaLa pasta con i tenerumi mi riporta alle mie fantastiche estati da bambina.
Grazie ninà.
Luce.
Pasta con i tenerumi, slurp, buona sopratutto tiepida nelle sere estive, da noi si usa grattugiarci sopra la ricotta salata, e in più ha il potere di scatenare i ricordi d'infanzia. La zucca lagenaria sembra un serpente, ce la mettevamo attorno al collo, tipo boa constrictor, e con quella bestia al collo ci sentivamo dei tarzan tornando a casa dalla campagna. Grazie a Nina (emoticon della giungla)
RispondiEliminaAh che bontà la pasta coi tenerumi, uno dei miei piatti preferiti. L'ultima volta l'ho preparata e mangiata proprio oggi. Leggere questo post m'ha fatto venire l'acquolina in bocca. Brava Nina, hai scritto un racconto delizioso.
RispondiEliminabell'assai, la trovata di Cime Tempestose è grandiosa,
RispondiEliminami piace questa pasta!
gd
Grazie Nina eccezionale piatto tutto siciliano e chi lo mangia non ci "scorda " più
RispondiEliminaBona la pasta con i tenerumi e però preferisco altri tipi!
RispondiEliminaO ti manci sta minestra o ti ietti ra finestra è fantastico!
a ahahaha
Grazie a tutti per aver gustato la mia pasta con i tenerumi. Alla prossima!
RispondiEliminaSiete tutti invitati.
Nina
Buona la pasta con le pezze, così vellutate, di un verde intenso, profumate, e, soprattutto infuocate come pietra lavica! Aspetto di mangiarla. A.
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