mercoledì 5 marzo 2014

Terra, terra! La patata!



Abbiamo ignorato la sua origine per secoli, ma esisteva già ai tempi della creazione. Le sue proprietà allucinogene erano in grado di fare volare le streghe. 
Pianta ornamentale e cibo prezioso per gli animali a cui regalava esuberanza e turgide poppe piene di latte.
Detta "Pomo di terra" la patata venne confusa da Cristoforo e company; partirono per cercare altro e ci portarono la patata. In seguito continuò le ricerche un suo discendente, Colombo, il tenente. I primi che apprezzarono il suo sapore furono i francesi che non confusero tartufi per tuberi. Negli anni '60 Wilma per diventare famosa, in un mattino limpido, che la fece diventare "bambina piccolina" assai carina, nata sotto un cavolo e tra ciuffi di prezzemolo.


Oggi sappiamo che l'amido e i troppi zuccheri che contiene si appiccicano al nostro culo - si può dire? E allora bisogna consumarle in giusta misura. Nell'era delle diete ci sono venuti incontro e ce l'hanno fatta snella. Hanno creato la "patasnella", senza rinunciare alla qualità. Le patate bollite insieme alle carote si accoppiano in un vortice di sapori. 
Mia nonna diceva - Chi mangia patate non muore mai - lei è morta. Mentiva.
Io le ho rubato un paio di ricette per voi!



Minestra di patate
Prendete le patate, scegliete quelle che più vi piacciono. Lavatele bene, anche se non fanno puzza, sotto l'acqua, operazione di massima importanza. Lo sottolineo. Rimuovere terra ed eventuali escrescenze: meglio se risultano lisce al tatto, le gemme fiorate non sono gradite a tutti.
Prendete un tegame e convincetelo. Pazienza, è di coccio ma ne vale la pena per il sapore che regala. Mettete una cipolla, da sola. Non compratela in mercati rionali, deve essere fine, molto fine. Aggiungete mezzo bicchiere d'olio d'oliva -guardate il bicchiere mezzo vuoto, avrete la misura esatta. Aggiungete 500 gr. di patate nuove. Non si possono usare quelle del purè della settimana precedente, mi spiace. Tagliate le patate a tocchi, di campane, don don don o con il pugno chiuso - ne basta uno, a chi tocca, tocca.
Tuffate il tutto in acqua che le patate non annegano. Proteggetele dalla luce, a volte le patate sono fredde e sensibili. Cuocetele coperte, a quadri o a tinta unita è uguale. Se in pile attenti ai peli, non è piacevole trovarli nella minestra. Salatele qualche volta, pepatene solo alcune. Ponetele su fuoco schermato: avvicinate la tv - per quei pochi che ancora non hanno il televisore in cucina e possono usare un pc.
Portatele a bollore, senza farle incazzare. Se si lamentano non dategli retta, fatele cuocere nel loro brodo, piano piano per mezz'ora. Fissate l'orologio senza chiudere gli occhi. Prendete il prezzemolo, è di facile uso, non si devono togliere le spine. Tritatelo, solo quello. Al momento di mangiare portate a tavola la minestra e buttate sopra un poco di prezzemolo, q.b. Anche senza va bene lo stesso. Servite e non dimenticate di andare a tavola, la minestra con le patate calde sazia.


La patatina fritta
E' compagna di momenti salati, di attese, riempie buchi improvvisi, soddisfa occhi e palato. Ottima come spezza-fame o goloso passatempo. Perfetta con hamburger, si sposa con maionese, salsa rosa e ketchup. Anche al pollo fa da contorno, al pesce e spezzatino o galleggia nelle minestre. Può essere chiusa in una busta, surgelata o pre-fritta, a purè o a gateau; -apri e gusta o cuoci dieci minuti in forno, ma sempre nella frittura trova la sua fine migliore - Che bontà! "Che bello stasera la mamma farà le patatine fritte", correvo 
nell'altra stanza urlando di felicità. Sorridevo e ne pregustavo il piacere, l'odore. Nel taglio e nella lunga preparazione stava il suo segreto. Lei le affettava in modo irregolare - l'una diversa dall'altra dovevano essere - le lavava immergendole in una ciotola piena di sale. "Togliamo l'amido"  diceva, e io aspettavo quella magia. Magari si tratta di una formula chimica, pensavo, - dipenderà senz'altro da questo se sono così buone. Facevo leva prima su di un piede, poi sull'altro, alternandone l'equilibrio e spingendo lo sguardo sulla tavola di marmo per vedere se l'amido ne usciva fuori. Poi rimanevano lì a scolare per tutto il pomeriggio. Dovevano essere ben asciutte prima di essere fritte. Non tutte le patate sono uguali e la differenza si vede quando incontrano l'olio (devono uscire asciutte e croccanti) - diceva. Ci sono le patate vecchie e le patate nuove. Devi saper scegliere quale usare. Quelle germogliate sono sempre da evitare, quelle fradice da buttare. La mamma usava la patata vecchia e grande; la tagliava a rondelle, prestava molta attenzione alla tipologia impiegata ed al tipo di padella da scegliere. Così non le fa più nessuno. Oggi tocca a me preparare le patatine. L'olio ha la temperatura giusta quando produce un certo rumore, ma nessun fumo. Non faccio molto caso al colore, né alla varietà, né alla dimensione. La lavo accuratamente, non certo per liberarla dall'amido. Non me ne curo. Vado di fretta. La osservo ogni tanto, ma non mi preoccupo del suo calore, oggi il display di una friggitrice elettrica lo fa per me. L' accompagno dolcemente, senza tuffarla dall'alto, la immergo nell'olio caldo, la osservo e penso con gioia: "Come frigge bene la mia patatina!" Assaggiala e ne sarai conquistato. Una tira l'altra. Ma queste sono le ciliegie - lasciamo perdere -. Distrattamente osservo la friggitrice, la quantità d'olio, la dimensione di ogni bastoncino di patata, e penso che comunque sia... ormai è fritta! Mamma che si mangia stasera? Soddisfatta, rispondo: Patatine fritte!

Antonella Tarantino



21 commenti:

  1. La patata è una di quelle cose che non deve mai mancare in cucina, va sempre bene. Questo blog è bello pure per questo: ogni volta che cucinerò patate, avrò pure da leggere!
    Grande grande grandissima questa cucina di Ninà!

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    1. Grazie Fede, i tuoi apprezzamenti positivi valgono doppio dato che sono vegani.

      Nina

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  2. Ahah Nina! Che divertimento stare in cucina con te!

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    1. Noi abbiamo condiviso tanti momenti culinari in cucina. Grazie Vale!

      Nina

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  3. Nina avevo curiosità per questa nuova fantasticheria culinaria perchè si può fare di belle e di brutte con le patate. La ricetta della minestra di patate mi riporta ai sapori della nostra cucuna siciliana. Quella povera, quella semplice del cosa metto in tavola se o solo patate...Si nella versione della cucina santagatese la minestra di patata era con l'aglio e il procedimento esatto a quello che ci hai raccontato tu: un incredibile miscuglio di sapori buoni: la minestra: due patate un aroma principe della cucina: cipolla nel tuo caso, e quel prezzemolo che ne fa una raffinata ciotola fumante. Anche il gioco che fai nel descrivere la ricetta lo rende brioso e allegro. Le patatine fritte...che bontà. Questa lattina è per golosi

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  4. Cara Clotilde per avere apprezzato la scelta di una ricetta siciliana. Ho tolto l'aglio per evitare complicazioni, segue la patata siamo fritte! ahahah Grazie cara amica!

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  5. Alta letteratura umoristica, Nina oltre il suo standard, mi sono divertito un sacco, ho letto pure le frasi più incisive alla mia collega di stanza
    giorgio

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    1. Grazie! Avrei voluto vedere la faccia della tua collega...ahahah

      Nina

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  6. Nina i tuoi post sono sempre divertenti e gustosi. È un piacere leggerti così come assaggiare i tuoi manicaretti. Alla prossima ricetta!

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    1. Grazie cara. Lo so che tu sei una mia fan, segui me e i miei piatti. A presto.

      Nina

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  7. Cara Nina, arrivo or ora, c'è rimasta qualche patatina anche per me? Mi piace questo tuo modo di parlare di cucina, tra spigolature e memoria, una vera e propria letteratura culinaria (si può dire?).
    (emoticon de terre)

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  8. Grazie Raimondo ti aspettavo, tranquillo. Grazie per il tuo commento. Letteratura culinaria è la definizione più bella che abbia sentito, mi piace assai assai.

    Nina

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  9. Maronna, Antonè, che bello sto pezzo!
    La tua cucina è assolutamente speciale, particolare, ironica, intelligente ...
    Ma quanto mi sono divertita: penso che leggerò tutte le tue ricette.
    Azzeccata fu questa lanna di culi-in-aria (ahahahah ...).
    Grande.
    L.I.

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  10. Grazie, il tuo commento è super. Felice che ti sia divertita nella mia cucina.

    Nina

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  11. Nina, valeva la pena attendere per leggere questo post adesso che è ora di pranzo. Ti ho vista muoverti tra i fornelli, ti ho ascoltata parlare con le patate, convincerle che quello che gli riservavi era il loro destino. Cuocere in allegria, con una ironia che mi fa pensare alla cucina di Fantasia, dove tutto si anima e ha una vita propria. Tu sei la bacchetta magica di questa stanza magica. Brava davvero. Nelle patatine fritte ho trovato un ingrediente che tu non hai elencato, ma che mi pare si chiami nostalgia :-)

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  12. Cara Nina complimenti vivissimi! Il tuo modo di scrivere mi fa sentire lì con te nella tua reggia-cucina. Aspetto un altro dei tuoi racconti.

    Roberta

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  13. Grande Nina! I tuoi racconti sono sempre stupendi. Simpaticissima. Mi hai fatto venire voglia di patatine fritte, credo che stasera le mangerò. Continua così.
    -Erika

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  14. Erika cara spero che continuerai a seguirmi, a leggermi e a provare le mie ricette!

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  15. Antonella un buon piatto mette sempre di buon umore, se poi è condito con parole tue la pietanza diventa davvero speciale.
    Ho capito che in cucina sei meglio dell'olio extravergine.
    A rileggerti

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    1. Grazie cara, che bel complimento! Olio e cuore sono tra i miei ingredienti preferiti.
      Lieta che ti sia divertita.
      A presto.
      Nina

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